Il progetto Comune dei Popoli è co-finanziato dall’Unione Europea e dal FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020 0S2-ON3, approvato dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione e dal Ministero dell’Interno.

Comune dei Popoli è il progetto che vuole rispondere al bisogno dei cittadini migranti di orientarsi in maniera autonoma nell’accesso ai servizi. Vuole farlo attraverso la formazione degli operatori e la condivisione di nuove strategie e di strumenti studiati ad hoc, attivando nuove forme di supporto e di accompagnamento per gli operatori del pubblico e del privato sociale al fine di avvicinare i cittadini stranieri a servizi sconosciuti o di difficile accessibilità, rendendo autonome entrambe le parti e facilitando la vita quotidiana di tutta la collettività sul territorio siracusano. I processi di informazione e sensibilizzazione alla multi-culturalità sono volti a promuovere percorsi di formazione rivolti a operatori e privati cittadini, intesi come momenti di confronto di competenze, esperienze e metodologie di lavoro, affinché si creino équipe capaci di agire in maniera omogenea, funzionale e egualitaria.

 

I primi passi: l’analisi di servizi e bisogni del territorio

 

Le attività già realizzate dal progetto da aprile a giugno del 2020, hanno impegnato i partner nella mappatura dei servizi già esistenti sul territorio, e nell’analisi dei bisogni di soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nel progetto e attori chiave a cui saranno rivolte le attività previste. Fase in cui, è stato coinvolto attraverso interviste mirate, un campione di 17 persone tra operatori istituzionali e non e rappresentanti delle comunità migranti presenti sul territorio, i quali interfacciano il percorso di integrazione socio-economica e culturale dei migranti. In corso anche le attività relative ai gruppi di discussione tematici che partiranno nel settembre 2020. Le tematiche scelte, sono anch’esse il risultato della fase di analisi dei bisogni relativa al “Rilevamento, analisi e sistematizzazione dei bisogni” del progetto. Nello specifico:

  1. Dialogo fra priorità : aspettative a confronto. Le priorità degli individui differiscono anche in ordine al paese di provenienza e al proprio vissuto. La relazione tra migranti ed erogatori di servizi è fatta quindi di scambio di immagini, significati e intenti. Dialoghiamo sull’analisi delle aspettative reciproche.
  2. Parole: veicoli in circolo fra persone. Quando parliamo trasferiamo idee e opinioni e mettiamo in atto un processo di conoscenza fra le persone. Le nostre parole hanno un peso nell’emotività e nella percezione di chi ci ascolta e di chi ci chiede qualcosa. La traduzione verbale, emotiva, simbolica del linguaggio, nell’incontro fra migranti e servizi, si presta a diverse interpretazioni. Esploriamole!
  3. Le persone come risorsa. Valorizzare competenze e capacità del capitale umano è una risorsa chiave nell’erogazione di servizi alla persona, in particolare nei servizi alle persone migranti. Il valore aggiunto del servizio offerto è dato maggiormente da chi hai di fronte, dalla cura, dalla volontà di voler fare al meglio.

L’obiettivo di questi gruppi di discussione è identificare i bisogni formativi della pubblica amministrazione e non, dei soggetti del privato sociale nonché l’implementazione di uno sportello in grado di facilitare l’accesso ai servizi e a sviluppare sul territorio un sistema di promozione coordinato e partecipato.